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Accordo Ue su una legge sull’intelligenza artificiale. Von der Leyen: “Storico”. Amnesty: “Non vieta la sorveglianza pubblica di agglomerato”

Venerdì sera le istituzioni Ue hanno raggiunto un accordo storico sull’AI Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale. Si tratta del primo quadro normativo sui sistemi di intelligenza artificiale nel mondo. Il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha definito l’accordo come “storico”.

Secondo le norme approvate, l’intelligenza artificiale dovrà essere sviluppata, utilizzata ed esercitata con responsabilità e deve garantire che i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e le regole del mercato interno siano rispettati. Il testo comprende anche delle disposizioni specifiche per l’accertamento della responsabilità civile in caso di danni causati da sistemi di AI.

I legislatori hanno anche convenuto che gli algoritmi devono essere trasparenti, in modo da facilitare la comprensione di come il sistema si comporti. Di conseguenza, i produttori di AI devono garantire che i loro sistemi siano in grado di descrivere in modo affidabile le decisioni prese in base ai dati in ingresso.

Oltre a queste regole, i legislatori hanno anche stabilito un elenco di applicazioni vietate, tra cui l’utilizzo dell’IA per determinare le condanne penali. L’obiettivo è quello di garantire che le persone siano trattate in modo equo e che le decisioni siano prese da membri esperti del corpo giudiziario.

L’accordo è stato accolto con grande entusiasmo dalla Commissione, che ha sottolineato come esso stabilisca le regole più severe al mondo sull’utilizzo dell’IA da parte del settore privato e pubblico. La Commissione ha ribadito l’importanza di adottare standard e regole chiare per l’utilizzo dell’AI, in modo da consentire all’Europa di continuare ad essere un leader nel campo tecnologico.

Tuttavia, Amnesty International, ha sollevato preoccupazioni circa il fatto che AI Act non vieti esplicitamente la sorveglianza di massa tramite la tecnologia. In una dichiarazione ufficiale, l’organizzazione ha sottolineato come l’accordo abbia bisogno di una maggiore chiarezza sui diritti della privacy.

Nonostante alcuni dubbi, l’AI Act è un passo importante nella giusta direzione e ha il potenziale di garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo responsabile ed etico. La normativa fornisce ai produttori di AI gli strumenti necessari per garantire che le loro applicazioni siano sicure ed effettivamente utili per la società.

L’accordo rappresenta anche un primo passo verso una maggiore regolamentazione dell’IA a livello globale. Una volta che l’AI Act diventerà legge, altri Paesi potrebbero prendere esempio e stabilire norme che definiscono l’utilizzo responsabile de

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