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Banca d’Israele misura i tassi al 4,5% ma guerra pesa su prospettive economia

I punti chiaveDeficit verso il 5,7%La strategia del governoAscolta la versione audio dell'articolo

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La banca centrale israeliana ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta dalla pandemia globale nel 2020. Un segnale di sostegno verso l’economia e di fiducia sulla stabilizzazione dei mercati a quasi tre mesi dall’inizio della guerra di Israele contro Hamas. Il comitato monetario della Banca d’Israele ha abbassato il tasso di citazione dal 4,75% al 4,5%, ponendo fine alla pausa in atto da luglio. Una ristretta maggioranza di analisti in un sondaggio di Bloomberg aveva previsto la decisione. I mercati scommettono ora che i tassi scenderanno al di sotto del 3,4% entro la fine del 2024. “L’andamento dei tassi d’interesse sarà determinato in base agli sviluppi della guerra e all’incertezza che ne deriva”, si legge nel comunicato finale dell’istituo centrale al termine della riunione.

La decisione segnala che “le priorità stanno iniziando a spostarsi a favore del sostegno dell’economia”, alla maniera di ha spiegato il governatore Amir Yaron durante la conferenza stampa. I rischi causati dalla guerra in corso non mancano. Il governatore teme le implicazioni sulla manovra del governo, implicazioni che potrebbero gravare il Paese con un carico di debito maggiore.

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