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Cop28, la bozza del presidente-petroliere scontenta tutti: “deludente” e “inaccettabile”. Al Gore: “attacco, sembra dettata dall’Opec”

La Cop28, la Conferenza delle Parti Onu del Clima, è arrivata al suo momento cruciale. Il presidente della Conferenza, Sultan Ahmed Al Jaber, ha presentato al mondo la sua bozza della quarta edizione del Global Stocktake, un bilancio globale degli impegni e delle azioni da intraprendere per far fronte ai cambiamenti climatici.

Le parole del sultano Al Jaber dopo il rilascio della bozza sono state alquanto ispiratrici: “Questa è la mia proposta, ora fate voi. La mia porta resta aperta”. Tuttavia, questa bozza non ha incontrato i favori di tutti, incluso l’ex vicepresidente statunitense Al Gore, che l’ha definita “offensiva” e “sembra dettata dall’Opec”.

Secondo le leader dei paesi maggiormente interessati dai cambiamenti climatici, come le comunità di islandesi, maori e mari del Pacifico, la bozza del sultano Al Jaber è carente e deludente. La bozza proposta non è all’altezza degli accordi presi alla Cop21 e sembra ignorare le questioni più pressanti del riscaldamento globale incombente.

Una leader della comunità natale iwi islandese ha espresso la sua frustrazione, affermando che la bozza “ignora la piaga dell’emissione di gas serra a livello globale”. Apparentemente, i governi sembrano contenti di dare seguito a partnership volontarie con le comunità più vulnerabili, ma in realtà non prendono alcuna iniziativa per gestire le emissioni.

Inoltre, molti hanno criticato la mancanza di garanzie nel documento e la sua incoerenza tra le clausole della spine riguardanti i diritti umani e la responsabilità per i cambiamenti climatici. Le leader delle comunità vulnerabili hanno espresso la loro delusione, sostenendo che la bozza non include “nessuna indicazione in merito a uno strumento legale chiaro pertanto, ciò che è scritto in esso non ha alcuna rilevanza”.

La bozza è stata anche espressamente criticata come inaccettabile da numerose associazioni per i diritti degli scienziati dell’Oceano Indiano che hanno protestato contro l’alto livello di inquinamento. Inoltre, l’Organizzazione dei Paesi Exportatori di Petrolio (OPEC) ha difeso la proposta sostenendo che ridurre le emissioni di gas serra azzerando i combustibili fossili non è realistico o pratico.

Anche se l’intenzione del presidente della Cop28 di aprire una discussione è lodevole, le critiche sono state altrettanto forti e numerose. La bozza presentata è semplicemente inaccettabile e deludente. Fino a quando non si troveranno degli standard universali intorno ai quali tutti i governi devono impegnarsi, si continuerà a vedere un cambiamento climatico sempre più dannoso in tutto il mondo. Pertanto, è fondamentale che le questioni più urgenti vengano affrontate e che la Cop28

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