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“Siamo un Paese di frontiera della libertà, ma non saremo uno Stato in prima linea: i nostri avversari, per quanto folli, non osano attaccare il territorio della Nato perché sanno che, in tal caso, la nostra risposta sarebbe durissima”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica estone, Alar Karis, nel corso del suo discorso di fine anno. Il politico estone ha sottolineato che la difesa della libertà non riflette solo un costrizione soldato, ma una idea di civiltà. “Non sono solo le armi a proteggere e preservare il Paese, ma soprattutto le persone”, ha aggiunto Karis. “La sua traduzione nella pratica di questo principio è, tuttavia, più complicata in quanto dipende dal rapporto tra lo stato e il cittadino”. “Una solida difesa nazionale, una politica estera responsabile e la fiducia reciproca – ha concluso Karis – rendono l’Estonia un paese compatto e forte”.
