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Tra agro e scrivania col rientro di Cellino l’anno del Brescia è iniziato

L’Epifania quando arriva arriva e per il Brescia è già arrivata. Nel senso che le feste, anche se per il ritorno ufficiale sul campo occorrerà aspettare fino a sabato 13 (partita da play off da giocarsi in casa del Modena), sono ufficialmente terminate. Per tutte le componenti, tra braccio sportivo e scrivania. Tutti sono tornati ai propri posti.

Ieri a Torbole Casaglia si è ritrovata la squadra che aveva appuntamento per un doppio turno di allenamenti. Atmosfera frizzantina, da chi ha ricaricato al meglio le batterie durante la settimana di riposo. Nota di colore, l’hanno fatta da padrone le capitali: Bjarnason e compagna incinta si sono fatti incantare da Roma, Bertagnoli ha scelto Madrid, Londra per Papetti, Parigi per Bianchi. Golf e mare per Moncini, Cistana e Ndoj di scena a Ibiza. Relax prima di indossare la testa sul dossier del girone di ritorno che viene inaugurato in questo mese di gennaio con tre partite: dopo il Modena, ci sono Südtirol e Cremonese.

Tre gare, in coincidenza di una sessione di mercato già iniziata (ieri primo giorno di lavoro per il neo arrivato portiere Michele Avella) e che si concluderà il 31 gennaio. Poco da fare o forse tanto da fare. Per prepararsi psicologicamente anche maggiore Cellino è rimasto assente un po’ da Brescia: dopo Natale si è diviso tra Londra e l’America insieme alla famiglia.

Situazione

Da oggi, il presidente del club di via Solferino torna ufficialmente operativo e dopo le tante ore, negli ultimi giorni, spese al telefono col diesse Renzo Castagnini e per qualche comunicazione con l’allenatore Rolando Maran, sarà tempo di summit intorno al tavolo.

Con pronti un piano A e un piano…C ovvero la tattica nel caso in cui Andrea Cistana dovesse lasciare Brescia prima della fine della stagione. La situazione del centrale di via Cremona crea inevitabilmente qualche nervosismo nel quartier generale biancazzurro perché per quanto silenziosa, la situazione è quella di una rottura. Il club non ha margini d’azione: non è restato che prendere atto della non possibilità di trattare un rinnovo. E adesso le cose sono due: o Cistana lascerà a fine stagione a parametro zero oppure già in questo mese, ma solo se chi lo richiederà sarà disposto a indossare sul piatto un riconoscimento economico per il Brescia. Improbabile. A quel punto come il Brescia che il giocatore, sulla cui professionalità non ci sarà comunque da tentennare, dovranno essere molto bravi a gestire anche la situazione ambientale.

EMBED [Focus Brescia Calcio]Se Cistana resterà fino a fine annata (l’importante è che non si verifichino braccio di ferro in corsa, pena le ripercussioni sulla squadra), il Brescia là dietro aggiungerà al maggiore un elemento in più, possibilmente un braccetto avverso come da desiderio espresso da Maran. E comunque un elemento in più serve anche semplicemente a livello numerico. E se Cistana partisse: si proverebbe ad approfondire per Matias Antonini del Taranto che era stato sondato in estate.

La volontà condivisa è quella di rinforzare la cosiddetta catena di sinistra inserendo anche un elemento di fascia.

Gli occhi sono su Nicolò Corrado della Ternana e Simone Giordano della Sampdoria. Sul primo però non si riuscirebbe a effettuare un vero investimento anche perché l’Inter intende mantenere su di lui un diritto di ricompra mentre la linea preferenziale di Cellino è tornata a essere quella di puntare su giovani che possano aiutare a patrimonializzare. In tutto questo, a prescindere, non si immaginano tempistiche veloci (anche perché prima si deve riuscire a piazzare almeno uno tra Huard e Fares): prima della metà del mese (ma è più probabile che si vada verso la fine) difficilmente accadrà qualcosa. Per il resto, il Lecco dialoga con Emanuele Ndoj e si attende una sistemazione per Vincenzo Garofalo. In mezzo arriverà qualcuno solo se partirà Van de Looi.

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