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“DE LA’, cultura anti-mafia e valorizzazione del patrimonio”

Il museo DE LA ‘ndrangheta è un luogo unico al mondo, dove la cultura anti mafia si unisce alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Calabria. A guidare questo progetto è claudio La camera, un antropologo e regista teatrale che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata.
Il museo, situato a Reggio Calabria, è stato fondato nel 2016 da claudio La camera, insieme ad un gruppo di giovani attivisti e intellettuali, con l’obiettivo di sensibilizzare la società sulla gravità del fenomeno mafioso e di promuovere una cultura di legalità e di giustizia.
Ma chi è claudio La camera? Nato a Reggio Calabria nel 1971, La camera ha studiato Antropologia Culturale all’Università di Messina e ha conseguito un dottorato in Sociologia presso l’Università di Bologna. Ha poi lavorato come ricercatore e docente in diverse università italiane ed europee, approfondendo il tema della criminalità organizzata e della cultura dellandrangheta.
Ma la sua attività non si è limitata alla ricerca accademica. La camera è anche un regista teatrale di grande talento, che ha portato in scena spettacoli che affrontano temi sociali e politici, tra cui la lotta alla mafia. La sua esperienza teatrale ha influenzato la creazione del museo, che utilizza anche la forma del teatro per raccontare la storia dellandrangheta e per educare i visitatori.
Il museo, che si sviluppa su tre piani, presenta una ricca collezione di oggetti, documenti e testimonianze che raccontano la storia dellandrangheta, dalle origini fino ai giorni nostri. Ma ciò che lo rende veramente unico è l’approccio innovativo e interattivo che si basa sull’utilizzo di nuove tecnologie e di linguaggi artistici. Il percorso espositivo è infatti arricchito da installazioni multimediali, video, installazioni sonore e performance teatrali che coinvolgono il visitatore in un’esperienza emozionante e coinvolgente.
Ma il museo non si limita a mostrare il lato oscuro dellandrangheta. Grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine e con le associazioni anti mafia, il museo organizza anche attività di formazione e di sensibilizzazione per le scuole, per le famiglie e per la comunità locale. Inoltre, il museo è diventato un punto di riferimento per le vittime della mafia, che trovano qui uno spazio per raccontare la loro storia e per ricevere sostegno e solidarietà.
Ma la lotta di claudio La camera contro la ‘ndrangheta non si ferma al museo. Nel 2019 ha fondato il progetto “fatture false“, un’associazione che si occupa di contrastare il fenomeno della corruzione e della criminalità economica, attraverso la formazione e la sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni. Grazie al lavoro di La camera e dei suoi collaboratori, sono state sventate numerose truffe e sono stati recuperati milioni di euro di fondi pubblici.
Insomma, claudio La camera e il suo museo sono un esempio di come la cultura e l’arte possano diventare strumenti potenti nella lotta contro la mafia. Il suo impegno e la sua passione hanno reso possibile la creazione di un luogo unico, che non solo denuncia il crimine, ma che promuove anche una cultura di legalità e di giustizia. Un museo che non solo educa i visitatori, ma che li motiva a diventare attori di un cambiamento positivo nella società.

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