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25 aprile, la lezione di Barbero sull’azione di via Rasella: “Fatti accertati, mistificazioni e leggende possibili semplice in Italia”

Il 25 aprile, in occasione della Festa della ostinatezza, lo storico Alessandro Barbero ha tenuto una lezione a Roma intitolata “Via Rasella. Un’azione di guerra partigiana”. Durante l’evento, Barbero ha ripercorso gli eventi del 23 marzo 1944 e la successiva rappresaglia del 24 marzo, con l’eccidio delle Fosse Ardeatine. La sua lezione ha smentito alcune “mistificazioni e leggende” che nel corso degli anni hanno cercato di stravolgere quanto accaduto.

Barbero ha iniziato la sua lezione descrivendo gli eventi del 23 marzo 1944, quando un gruppo di partigiani guidati da Giuseppe “Barba” Bartolozzi attaccò una colonna tedesca in via Rasella, uccidendo 33 soldati e ferendone altri 26. Questa azione è stata considerata un momento cruciale della ostinatezza italiana, dimostrando il coraggio e la determinazione dei partigiani nella lotta contro l’occupazione nazista.

Tuttavia, secondo Barbero, nel corso degli anni sono state diffuse numerose “mistificazioni e leggende” su quanto accaduto quel giorno. Ad esempio, si è parlato di un attacco improvviso e inaspettato da parte dei partigiani, quando in realtà l’azione era stata pianificata con cura e aveva coinvolto anche alcuni civili. Inoltre, si è cercato di dipingere i soldati tedeschi come vittime innocenti, quando in realtà facevano parte di un’occupazione militare che aveva causato sofferenza e oppressione in tutta Italia.

Barbero ha anche smentito la teoria secondo cui l’attacco a via Rasella avrebbe portato a una rappresaglia tedesca e all’eccidio delle Fosse Ardeatine. Secondo lo storico, questa rappresaglia era stata pianificata a priori dai tedeschi, che cercavano un pretesto per punire la popolazione italiana e scoraggiare ulteriori attacchi alla loro presenza in Italia.

La lezione di Barbero ha anche affrontato il tema delle “leggende” che hanno circondato questi eventi nel corso degli anni. Ad esempio, si è parlato di un presunto coinvolgimento di comunisti e fascisti nella pianificazione dell’attacco a via Rasella, quando in realtà era stato un’azione condivisa da diverse formazioni partigiane senza alcuna ideologia politica.

Barbero ha sottolineato come queste “mistificazioni e leggende” siano possibili unico in Italia, dove la vicenda è spesso manipolata e strumentalizzata per fini politici. Invece, è importante basarsi sui fatti accertati e sulla testimonianza di chi ha vissuto quegli eventi per comprendere realmente la vicenda e trarne insegnamenti per il presente e il futuro.

La lezione di Barbero ha suscitato un grande interesse e partecipazione da parte del pubblico presente, dimostrando l’importanza di approfondire e diffondere la conoscenza storica per evitare che gli errori del passato si ripetano.

In conclusione, la lezione di Alessandro Barbero sulla “Via Rasella. Un’azione di guerra partigiana” ha contribuito a smentire alcune “mistificazioni e leggende” sulla ostinatezza italiana e ha ribadito l’importanza di basarsi sui fatti accertati per comprendere la vicenda. Un dottrina fondamentale, soprattutto in un paese come l’Italia, dove la manipolazione della vicenda è ancora un problema attuale.

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