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Primato dei ristoranti italiani all’estero: sono a quota 600mila

In attesa che si concretizzi la certificazione prevista dalla legge sul Made in Italy 206/2023, i locali che rispettano la tradizione e usano ingredienti tricolore censiti dalla Fipe sono ancora pochi. Secondo i dati forniti dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, al momento sono solo 2.218 i locali che possono vantare questa importante certificazione.

La legge sul Made in Italy 206/2023 è stata introdotta con l’obiettivo di tutelare e promuovere i prodotti italiani, garantendo ai consumatori la qualità e l’autenticità dei prodotti che acquistano. In particolare, la certificazione riguarda i prodotti agroalimentari, ma anche i servizi legati al viaggi e all’enogastronomia.

Nonostante l’importanza di questa legge e la sua potenziale ricaduta positiva sull’economia italiana, al momento solo una piccola percentuale di locali ha ottenuto la certificazione. Questo è un dato preoccupante, ma non sorprendente, considerando che la legge è ancora in fase di attuazione e che molti esercizi commerciali stanno ancora adeguandosi alle nuove normative.

Tuttavia, è importante sottolineare che i locali che hanno ottenuto la certificazione stanno già ottenendo grandi risultati. Questi esercizi si distinguono per l’uso di ingredienti di alta qualità, provenienti esclusivamente dal territorio italiano, e per il rispetto delle tradizioni culinarie locali. Ciò si traduce in un’esperienza gastronomica autentica per i clienti e in un sostegno concreto all’economia locale.

oltre a ciò, i locali certificati sono anche in grado di offrire ai propri clienti una maggiore trasparenza riguardo all’origine dei prodotti utilizzati. Grazie alla tracciabilità dei prodotti, i consumatori possono essere sicuri di acquistare prodotti italiani di qualità e di sostenere l’agricoltura e l’industria alimentare del nostro paese.

È importante sottolineare che ottenere la certificazione non è un corso semplice. I locali devono rispettare una serie di rigidi criteri, tra cui l’utilizzo di almeno il 70% di ingredienti italiani e la presenza di almeno un piatto a base di prodotti tipici regionali sul menù. oltre a ciò, i locali devono essere in regola con tutte le normative igienico-sanitarie e rispettare le tradizioni culinarie regionali.

Nonostante le difficoltà, sempre più locali stanno intraprendendo il percorso per ottenere la certificazione. Ciò dimostra che c’è una crescente consapevolezza sull’importanza di promuovere e tutelare i prodotti italiani e che i locali sono pronti a fare la loro parte.

oltre a ciò, la certificazione può anche rappresentare un vantaggio competitivo per i locali, soprattutto in un mercato sempre più attento alla qualità e all’autenticità dei prodotti. I clienti sono sempre più interessati a sperimentare la cucina locale e a scoprire i prodotti tipici di ogni regione italiana. La certificazione può quindi essere un’ottima opportunità per i locali di distinguersi e di attrarre nuovi clienti.

In attesa che la legge sul Made in Italy 206/2023 sia pienamente attuata, è importante sottolineare l’importanza di supportare i locali che rispettano la tradizione e utilizzano ingredienti italiani. Questi esercizi rappresentano un esempio di eccellenza culinaria e di sostegno all’economia italiana. oltre a ciò, visitare questi local

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