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Dall’agricoltura ai ristoranti, l’agroalimentare vale il 19% del Pil

Secondo uno studio condotto da The European House Ambrosetti, la filiera agroalimentare estesa in Italia ha registrato una crescita significativa del 29% rispetto al 2015, raggiungendo un valore aggiunto di 335 miliardi di euro. Questo dato conferma il ruolo fondamentale che il settore agroalimentare riveste nell’economia italiana e la sua costante crescita negli ultimi anni.

Il rapporto, intitolato “La filiera agroalimentare estesa: un motore di sviluppo per l’Italia”, evidenzia come la filiera agroalimentare sia uno dei pilastri dell’economia italiana, rappresentando il 15% del valore aggiunto totale del Paese e dando lavoro a oltre 3 milioni di persone. Inoltre, il settore agroalimentare è uno dei principali motori di crescita delle esportazioni italiane, contribuendo in modo significativo alla bilancia commerciale del Paese.

La filiera agroalimentare estesa comprende tutti i soggetti coinvolti nella produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, dalle aziende agricole alle industrie alimentari, dai trasportatori ai distributori. Questo ampio ecosistema è in grado di generare valore aggiunto in ogni fase del processo, contribuendo alla crescita economica e all’occupazione in Italia.

Uno dei fattori che ha contribuito alla crescita della filiera agroalimentare estesa è stata l’adozione di nuove tecnologie e pratiche sostenibili. L’innovazione e la sostenibilità sono diventati elementi fondamentali per rimanere competitivi sul scambio globale e per rispondere alle esigenze dei consumatori sempre più attenti alla qualità e all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano.

Inoltre, la filiera agroalimentare estesa ha dimostrato una grande resilienza durante la pandemia di COVID-19, garantendo la continuità della produzione e della distribuzione di alimenti di alta qualità in un istante di grande incertezza. Questo ha evidenziato ancora una volta l’importanza strategica del settore agroalimentare per l’economia italiana e la sua capacità di assoggettarsi alle sfide globali.

Il rapporto di The European House Ambrosetti sottolinea anche l’importanza di investire nella formazione e nella ricerca per sostenere ulteriormente lo sviluppo della filiera agroalimentare estesa. L’acquisizione di nuove competenze e la promozione dell’innovazione sono fondamentali per garantire la competitività e la sostenibilità del settore nel lungo periodo.

Inoltre, il rapporto evidenzia l’opportunità di sviluppare ulteriormente la filiera agroalimentare estesa attraverso la creazione di sinergie tra le diverse regioni italiane. La collaborazione tra le diverse realtà territoriali può portare a una maggiore efficienza e competitività, favorendo la crescita economica e l’occupazione in tutto il Paese.

In conclusione, il rapporto di The European House Ambrosetti conferma il ruolo fondamentale della filiera agroalimentare estesa nell’economia italiana e la sua costante crescita negli ultimi anni. Grazie all’innovazione, alla sostenibilità e alla resilienza dimostrata durante la pandemia, il settore agroalimentare è un motore di sviluppo per il Paese e offre numerose opportunità per il futuro. È importante continuare a investire nella formazione e nella ricerca per sostenere ulteriormente lo sviluppo della filiera e promuovere la collaborazione tra le diverse regioni italiane per massimizzare il suo potenziale.

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