29.6 C
Rome

Gaza, la diretta – Raid israeliano su un ospedale Onu: almeno 27 morti. La quiete inizierà venerdì alle 6. Qatar: “I primi ostaggi saranno rilasciati alle 16”

Gaza, la diretta: Raid israeliano su un ospedale Onu: almeno 27 morti. La tregua inizierà venerdì alle 6. Qatar: “I primi ostaggi saranno rilasciati alle 16”.

Nella notte, i militari israeliani hanno compiuto un raid su un ospedale Onu a Gaza, provocando almeno 27 morti. Il raid ha segnato un altro colpo significativo alla crisi in Medio Oriente oltre all’arresto del direttore dell’ospedale al Shifa di Gaza, al-Kurdi, nella città di Rafah.

Durante l’operazione israeliana, 15 palestinesi sono rimasti uccisi e centinaia sono stati feriti da colpi di armi da fuoco e da bombe a mano. Il raid ha causato alti livelli di distruzione, come alcune parti delle strutture sono state rase al suolo.

Questo raid segue intensi combattimenti tra i militari israeliani e palestinesi, con migliaia di sfollati e poi c’è un po’ di più di speranza, anche se fragile, poiché un cessate il fuoco è stato annunciato in anticipo di due giorni dagli Stati Uniti e dai paesi del Consiglio di sicurezza. Il ministro degli Esteri qatariota ha anche dichiarato che i primi ostaggi trattenuti da entrambe le parti saranno rilasciati prima che la tregua entri in vigore alle 6 del mattino di venerdì.

Inoltre, il portavoce del Primo ministro israeliano ha anche spiegato che ci sono i piani che riguardano lo scambio di ostaggi e che tale trasferimento avverrà attraverso il valico di Rafah in Egitto. Questa sarà la prima operazione concreta dopo il cessate il fuoco tenuto a Gaza.

Nonostante le grandi perdite subite dalle due parti in questa guerra, c’è speranza che le persone di entrambi i lati del conflitto possano trovare la pace e a vivere in serenità. Le persone coinvolte nei raid si aspettano di ottenere un grande sollievo con la prossima tregua.

Molte persone sperano che l’accordo di tregua possa limitare le future ostilità nella regione. Inoltre, i due lati si confronteranno sulle questioni importanti come la gestione dei confini, i diritti umani, l’ufficializzazione dei movimenti commerciali, la pace nella regione e altre importanti riforme politiche e sociali.

Il cessate il fuoco offrirà la possibilità di discutere di tali argomenti e di cercare soluzioni reali e durature a questa crisi continua. Entrambe le parti sperano che l’accordo volante promuova l’interazione reciproca tra le due etnie e che accompagni la strada della pace nella regione.

un must