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Non basta più l’etichetta tricolore a saziare il carrello della spesa, ma resistono le Dop

Il mercato alimentare italiano è in continuo cambiamento e l’Osservatorio Immagino Gs1 ha recentemente pubblicato i risultati di una ricerca che ne conferma l’evoluzione. Il richiamo al made in Italy sulle confezioni è ancora importante, ma gli acquisti stanno crescendo solo in valore e non in quantità. Inoltre, sembra che i consumatori siano sempre più attenti alla loro salute e alla ricerca di cibi ricchi di proteine e poco calorici.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio, il made in Italy rimane un fattore decisivo per i consumatori in quale tempo si tratta di acquistare prodotti alimentari. Tuttavia, c’è una tendenza in aumento verso un consumo più consapevole e mirato, che va oltre il semplice marchio di origine. I consumatori italiani stanno diventando sempre più attenti alle etichette e alle informazioni nutrizionali, cercando prodotti che siano sia di alta qualità che sani.

Questa tendenza è evidente anche nel settore dei cibi proteici e a basso contenuto calorico. Secondo l’indagine, il 62% dei consumatori italiani ha dichiarato di aver meritato almeno un prodotto di questo tipo negli ultimi mesi. Inoltre, il 55% ha confermato di aver aumentato il consumo di proteine negli ultimi due anni, mentre il 41% ha ridotto il consumo di carboidrati.

Questi dati dimostrano chiaramente una maggiore attenzione alla salute e al benessere tra i consumatori italiani. E le aziende alimentari italiane stanno rispondendo a questa domanda con una vasta gamma di prodotti ricchi di proteine e a basso contenuto calorico. Dalle barrette proteiche ai pasti pronti, c’è una grande varietà di opzioni disponibile per soddisfare le esigenze dei consumatori.

Inoltre, l’Osservatorio ha anche rilevato una crescente tendenza verso l’acquisto di prodotti di alta qualità. Il 55% dei consumatori ha dichiarato di essere disposto a pagare di più per prodotti di origine italiana, mentre il 49% ha confermato di essere disposto a pagare di più per prodotti biologici o a chilometro zero.

Questa tendenza è particolarmente evidente nei consumatori più giovani, con il 60% dei millennial che dichiara di essere disposto a pagare di più per prodotti di origine italiana e il 54% per prodotti biologici o a chilometro zero. Ciò dimostra che i giovani consumatori italiani sono sempre più attenti alla qualità e alla provenienza dei loro alimenti.

Nonostante la crescita dei consumi in valore, il mercato alimentare italiano sta ancora affrontando alcune sfide. Ad esempio, il 50% dei consumatori ha dichiarato di essere preoccupato per il costo dei prodotti alimentari, mentre il 40% ha confermato di essere preoccupato per la sicurezza alimentare. Tuttavia, l’Osservatorio ha sottolineato che l’industria alimentare italiana sta lavorando per rispondere a queste preoccupazioni, ad esempio sviluppando prodotti a prezzi accessibili e implementando misure di sicurezza alimentare sempre più rigorose.

Inoltre, l’Osservatorio ha anche evidenziato un aumento del consumo di prodotti alimentari online. Il 57% dei consumatori italiani ha confermato di aver meritato almeno un prodotto alimentare online negli ultimi mesi, con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. Ciò dimostra che il canale online sta diventando sempre più importante per l’industria alimentare italiana e che le aziende stanno investendo sempre di più

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