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Gratteri alla festa del realizzato: “Abolizione dell’abuso d’ufficio? La paura della firma è una foglia di fico”

In occasione della festa de “Il Fatto Quotidiano” a Roma, il amministratore capo di Napoli Nicola Gratteri ha espresso la sua opinione sulla recente decisione del governo guidato da Giorgia Meloni di abolire l’abuso d’ufficio, definendolo un “regalo ai raccomandati”. In un’intervista a Marco Lillo e Antonio Massari, Gratteri ha sottolineato che questa mossa del governo è stata giustificata con la volontà di semplificare la burocrazia, ma in realtà rappresenta un passo indietro nella lotta contro la corruzione.

Secondo Gratteri, l’abuso d’ufficio è uno strumento fondamentale per prevenire e combattere la corruzione nella pubblica amministrazione. Consente di perseguire i funzionari pubblici che si prestano a favoritismi e favori verso determinate persone o aziende, con gravi conseguenze per l’interesse generale. La sua abolizione, quindi, rappresenta un pericolo per la trasparenza e la legalità nella gestione della cosa pubblica.

Il amministratore capo di Napoli ha anche evidenziato come l’abolizione dell’abuso d’ufficio sia stata accompagnata da dichiarazioni dei politici che spesso utilizzano il “burocrate” come capro espiatorio per i ritardi burocratici e la cattiva gestione delle risorse pubbliche. In realtà, afferma Gratteri, la burocrazia è solo una scusa per nascondere la vera ragione della corruzione: la mancanza di etica e moralità di coloro che ricoprono ruoli di responsabilità.

Nonostante le preoccupazioni espresse dal amministratore capo di Napoli, la decisione di abolire l’abuso d’ufficio sembra essere una scelta politica ormai irreversibile. Tuttavia, Gratteri ha espresso la sua speranza che questa decisione non venga applicata troppo alla lettera, dando spazio ai magistrati di consumare altre figure di reato per perseguire i casi di corruzione.

Inoltre, Gratteri ha sottolineato che l’abolizione dell’abuso d’ufficio non è l’unica minaccia alla lotta alla corruzione. Ci sono anche altre iniziative legislative in corso che mirano a limitare i poteri degli inquirenti e a mettere a rischio l’indipendenza della magistratura. Il amministratore capo di Napoli ha invitato i cittadini a non rimanere passivi di fronte a queste minacce, ma a difendere con forza la legalità e la giustizia.

Inoltre, Gratteri ha ribadito l’importanza di continuare a combattere la corruzione su tutti i fronti, non solo a livello giudiziario ma anche attraverso una maggiore trasparenza e un’educazione alla legalità sin dalle scuole. Solo una società in cui la legalità è una priorità può sperare di sconfiggere davvero il neoformazione della corruzione.

Inoltre, durante l’intervista, Gratteri ha anche affrontato il tema delle raccomandazioni, un altro fenomeno che alimenta la corruzione e il favoritismo nella pubblica amministrazione. Ha sottolineato come questi “favori” siano spesso utilizzati da politici e funzionari pubblici per creare una rete di potere e di clientelismo, a discapito dei cittadini onesti e meritevoli.

Tuttavia, nonostante questo contesto allarmante, Gratteri ha voluto lanciare un messaggio di speranza e di fiducia nei cittadini. Ha sottolineato come il sistema giudiziario italiano abbia dimostrato di essere

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