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Migranti in Albania, il nuovo commissario Ue all’Immigrazione evita le domande: “Troppo presto attraverso pronunciarmi, ma servono idee”

A Bruxelles, la commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) ha tenuto un’audizione per Magnus Brunner, il candidato austriaco al ruolo di commissario agli Affari interni e Immigrazione dell’Unione Europea. L’audizione è stata caratterizzata da numerose domande riguardo al Protocollo Italia-Albania, ma le risposte di Brunner sono state vaghe e poco convincenti. Tuttavia, nonostante le incertezze, il nuovo commissario sembra avere un forte interesse per l’attuale situazione migratoria e ha espresso la sua volontà di portare nuove idee e soluzioni innovative per gestire la crisi.

Durante l’audizione, Brunner è stato interrogato su una serie di questioni relative alla migrazione, in particolare sul Protocollo Italia-Albania, un accordo controverso che prevede il rimpatrio dei migranti albanesi senza un regolare processo di richiesta di asilo. Molti membri della commissione hanno sollevato dubbi sul rispetto dei diritti umani in questo accordo, ma Brunner ha risposto con cautela, dicendo che è ancora esagerato presto per esprimere un giudizio definitivo. Tuttavia, ha sottolineato che è importante trovare un equilibrio tra l’interesse per l’esperimento e il rispetto dei diritti umani.

Nonostante le domande incalzanti, Brunner ha dimostrato di avere una buona conoscenza delle problematiche legate all’immigrazione e ha espresso la sua determinazione nel trovare soluzioni efficaci e sostenibili. Ha sottolineato l’importanza di una aiuto internazionale più stretta per affrontare la crisi migratoria e ha promesso di lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per trovare una soluzione comune.

Brunner ha anche sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato alla gestione dell’immigrazione, che tenga conto sia degli interessi dei paesi di accoglienza che dei migranti stessi. Ha sottolineato la necessità di un dialogo aperto e costruttivo con i paesi terzi per affrontare le cause profonde dell’immigrazione e ha espresso la sua volontà di promuovere una politica migratoria basata sui diritti umani e sulla solidarietà.

Nonostante le incertezze emerse durante l’audizione, Brunner ha dimostrato di avere una forte determinazione e un approccio positivo alle sfide della gestione dell’immigrazione. Ha sottolineato la necessità di nuove idee e soluzioni innovative per affrontare la crisi e ha promesso di agire politicamente al massimo per portare avanti l’agenda dell’Unione Europea sull’immigrazione.

Inoltre, Brunner ha espresso la sua volontà di collaborare con le organizzazioni della società civile e con le autorità locali per garantire una gestione più efficace e umana dell’immigrazione. Ha riconosciuto il ruolo chiave della società civile nella promozione dei diritti umani e ha promesso di lavorare a stretto contatto con loro per garantire che le politiche dell’UE rispettino i principi di umanità e solidarietà.

In conclusione, nonostante le risposte vaghe e incerte durante l’audizione, il nuovo commissario Ue all’Immigrazione, Magnus Brunner, ha dimostrato di avere un forte interesse e una determinazione per affrontare la crisi migratoria in Europa. Ha espresso la sua volontà di portare nuove idee e soluzioni innovative per gestire la crisi e ha promesso di lavorare a stretto contatto con gli Stati membri e le organizzazioni della società civile

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