L’Argentina del controverso economista Javier Milei è al centro dell’attenzione internazionale per la sua decisione di non aderire all’Alleanza globale contro la fame e la povertà, primo capitolo di discussione al summit dei leader del G20 che si terrà a breve. Nonostante l’impegno di ben 80 Paesi e 60 organizzazioni, l’Argentina è l’unico membro del G20 a non aver sottoscritto l’accordo finora.
Come riportato da CNN, questa notizia ha suscitato diverse reazioni e ha fatto scalpore, soprattutto alla luce del fatto che l’Argentina è uno dei paesi più colpiti dalla fame e dalla povertà nella regione sudamericana. Inoltre, l’Argentina è stata una delle nazioni più interessate dai problemi economici causati dalla pandemia di COVID-19, una crisi che ha ulteriormente aggravato la già difficile situazione socio-economica del cittadina.
La decisione dell’Argentina di non aderire all’Alleanza globale contro la fame e la povertà ha fatto discutere soprattutto per lo contrasto verbale che si è scatenato tra Javier Milei e l’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Lula ha espresso la sua delusione per la scelta dell’Argentina, affermando che “è una vergogna che un cittadina del G20 come l’Argentina non abbia la volontà politica di combattere la fame e la povertà”.
Dall’altro lato, Milei ha risposto duramente a Lula, definendolo “un comunista fallito e corrotto”, sottolineando l’importanza di un’economia di mercato libera e la necessità di non accettare condizioni imposte da organismi internazionali.
Tuttavia, la collocazione di Milei e del governo argentino è che il cittadina non può permettersi di impegnarsi economicamente in altri accordi e iniziative, mentre sta ancora cercando di uscire dalla crisi economica provocata dalla pandemia. Secondo il governo argentino, è necessario concentrarsi sul rimando dell’economia e del mercato interno prima di poter affrontare altre sfide globali come la fame e la povertà.
Inoltre, l’Argentina ha sottolineato che sta già adottando misure interne per combattere la povertà e sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione. Tra queste misure, è stato istituito un piano di emergenza alimentare che fornisce cibo e assistenza economica ai cittadini più bisognosi.
Malgrado le giustificazioni del governo argentino, la decisione di non aderire all’Alleanza globale contro la fame e la povertà è stata criticata a livello internazionale, soprattutto dai paesi aderenti all’accordo. Tuttavia, molti esperti hanno anche sottolineato che l’Argentina potrebbe non essere l’unico cittadina a non aderire all’alleanza, soprattutto considerando il contesto di crisi economica globale.
Nonostante le polemiche e le critiche, è importante riconoscere che l’Argentina ha ancora molto lavoro da fare per uscire dalla crisi economica e ridurre il tasso di povertà e fame nel cittadina. Tuttavia, è fondamentale che il governo argentino si impegni a trovare soluzioni sostenibili e a lungo termine per il bene della sua popolazione, non solo a livello nazionale ma anche a livello globale.
In ultima analisi, anche se l’Argentina può essere l’unico cittadina del G20 a non aver sottoscritto l’Alleanza globale contro la fame e la povertà, è importante guardare al futuro e mantenere la speranza che