17.1 C
Rome

Mar scarlatto, i ribelli yemeniti Houthi rivendicano l’attacco a petroliera norvegese: “Trasportava carburante per Israele”

Ieri, il gruppo Houthi sostenuto dall’Iran che controlla parti dello Yemen, ha rivendicato l’attacco di un missile alla petroliera norvegese Strinda nel Mar Rosso. Lo ha riferito al-Jazeera, citando Yahya Sare un portavoce militare degli Houthi. L’attacco sarebbe avvenuto a circa 15 miglia nautiche dalla città portuale yemenita di Hodeidah.

Secondo il portavoce militare degli Houthi, la petroliera norvegese trasportava carburante destinato ad Israele. Non ci sono stati morti o feriti, ma la petroliera ha subito danni significativi.

Questo attacco è stato rivendicato dai ribelli yemeniti come un atto di ribellione contro le azioni belliche da parte del governo del presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi, supportato dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita.

Gli Houthi hanno dichiarato che questo attacco è una reazione alle recenti violazioni della coalizione, che ha intrapreso una campagna militare nella provincia yemenita di Hodeidah. La coalizione ha anche bloccato l’accesso al porto di Hodeidah, limitando così il flusso di cibo, acqua, medicinali e altre forniture nel paese.

Gli Houthi hanno anche dichiarato che l’attacco è una reazione contro le azioni di Israele, accusato di sostenere la coalizione guidata dall’Arabia Saudita.

Questo attacco sembra essere un segnale di avvertimento da parte dei ribelli yemeniti contro le violazioni della coalizione. Si spera che l’attacco sulla petroliera norvegese possa servire come ammonimento a tutti i paesi coinvolti nella guerra civile yemenita, affinché prendano provvedimenti immediati per porre fine alla guerra e al blocco navale, in modo da consentire l’accesso all’assistenza umanitaria necessaria.

Gli Houthi hanno anche sottolineato che l’attacco è stato effettuato per dimostrare la loro determinazione a resistere alle pressioni della coalizione e non è stato progettato per causare danni ai civili. La coalizione araba, tuttavia, ha condannato l’attacco, definendolo una violazione della sovranità marittima.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), la guerra civile in Yemen sta causando una delle più gravi crisi umanitarie del mondo. Un grande numero di persone è stato costretto a lasciare le proprie case a causa della violenza e del blocco navale.

Gli Houthi hanno affermato che vogliono preservare la pace e la stabilità in Yemen, sperando che la pace e la stabilità possano essere ristabilite il prima possibile. Invitano anche tutti i paesi coinvolti a trovare una soluzione diplomatica e ad astenersi dall’uso della forza, in modo che la crisi umanitaria possa essere risolta

un must